CAMPAGNA VIONE ARCHEOLOGICA 2021
Martedì e mercoledì 27-28 luglio 2021
Diamo inizio ufficialmente alla campagna Vione Archeologica 2021!
L’unica
differenza è… che non siamo a Tor dei Pagà! E nemmeno nel Comune di Vione!
Quest’anno i nostri scavi ci portano poco distanti ma a più bassa quota
nel Comune di Temù più precisamente nella frazione di Villa Dalegno dove
vogliamo dare un’occhiata a due siti che potrebbero avere a che fare con le
stesse epoche storiche del nostro sito vionese: ovvero “il castello” di Villa
Dalegno a 1571.2 m che la tradizione vuole bruciato nel 1200, e il dosso di
Grom a quota 1313.5 m dove luogo in cui si tramanda si svolgessero riti pagani…
Quest’anno, come il precedente, abbiamo anche la compagnia del Covid
che ci mette in difficoltà con la partecipazione alla campagna da parte di nuovi
studenti, ma anche i vecchi danno forfait. Quindi il vecchio team si ritrova a
prendere in mano questa nuova sfida senza il supporto delle “nuove leve”.
Ma c’è
chi non ci abbandona mai! E quindi in una mattina di pioggia intermittente
Chiara e la sottoscritta si ritrovano sul dosso di Grom in compagnia dell’insostituibile
Silvio che taglia tutte le ortiche e l’erba del dosso.
Noi completiamo l’opera piantando i picchetti che ci delimitano l’area
di scavo.
La mattina di mercoledì affrontiamo quindi, a suon di piccone, la
tenace cotica erbosa del dosso di Grom nei due settori A e B che abbiamo
stabilito di indagare: uno sulla sommità del dosso e uno poco più in basso dove
c’è una “sospetta” zona pianeggiante.
Il meteo non è a nostro favore e dopo poche ore di sole, torna la
pioggia. Fortunatamente siamo riusciti a mettere in luce sul dosso un livello
sabbioso nel quale si vede chiaramente sono tagliate delle buche di palo con
una inzeppatura di pietre. I reperti rinvenuti non ci danno grandi soddisfazioni:
qualche immancabile chiodo in ferro, della ceramica della “nonna” e ossi
animali.
Ma domani ci aspetta una giornata finalmente di tempo più stabile e ci aspettiamo
grandi novità.
29 luglio 2021
Iniziamo subito il lavoro di scavo: nel settore A sulla cima del dosso di Grom si scavano le buchette di palo inzeppate, mentre nel settore B si finisce di rimuovere il livello superficiale moderno.
È proprio questa seconda area di scavo che ci dà le prime soddisfazioni: mettiamo infatti in luce un livello che è evidentemente un piano di frequentazione su cui sono sparse ossa animali, chiodi e pietra ollare!!
Resta ancora incerto invece nel settore A il senso delle buchette di palo che circoscrivono un’area quadrata dalle dimensioni un po’ ristrette: iniziamo quindi ad allargare la nostra trincea di scavo sulla sommità del dosso per capire se ci sono altre buche e lasciamo a domani la verifica.
Ci fanno visita le nipoti della signora Filomena che abita all’imbocco della strada che porta al dosso di Grom e che sin dal primo giorno di scavo ci ha “adottato” ospitandoci sulla panchina davanti alla sua casa per il pranzo e lasciandoci usare la sua meravigliosa vecchia stalla come deposito attrezzi.
Le visite sono per noi sempre graditissime perché ciascuno ci racconta un pezzettino di storia del nostro dosso e le informazioni risultano sempre molto preziose.
Domani, ultimo giorno dalla prima settimana cercheremo di trarre qualche prima conclusione del nostro lavoro.
30 luglio 2021
Siamo giunti all’ultimo giorno della prima settimana.
Abbiamo allargato il saggio A sulla sommità del dosso di
Grom sia in direzione nord che in direzione ovest ma non c’è traccia di altre
buche di palo. Compare invece ceramica verniciata anche quassù.
Nel saggio B Chiara trova nuovamente pietra ollare nel
livelletto di pochi centimetri che pensiamo sia il piano di frequentazione che
copre però quello che è lo strato naturale o sterile.
Dopo il pranzo in compagnia della signora Filomena finiamo
di documentare quello che abbiamo messo in luce e poi copriamo tutto in attesa
di finire il lavoro dopo il saggio al Castello di Villa Dalegno che abbiamo in
programma per domani!
Intanto ci aspetta un fine settimana di riposo.
Mercoledì 04 agosto
La giornata si apre con previsioni meteo non incoraggianti...pioggia continua fino a sera...e infatti già alla sveglia il cielo è coperto e piove. Nonostante questo saliamo ugualmente a Castello dove ci raggiunge Giovanni per aprire il primo saggio con l'aiuto del mezzo meccanico. Liberiamo quindi un'area quasi al centro dello spiazzo erboso presente sulla sommità del dosso che andrà poi indagata nei giorni seguenti. Con un po' di fortuna la pioggia diminuisce e riusciamo a lavorare fino ad ora di pranzo, quando il maltempo ci costringe a scendere in paese. Il pomeriggio non è però perso perchè lo trascorriamo lavando i reperti rinvenuti la settimana scorsa in località Grom e aggiornando la documentazione. Le previsioni danno bel tempo per domani e speriamo che siano confermate.
Giovedì 05 agosto
La luce che ci sveglia questa mattina ci fa già capire che la situazione è molto diversa da quella di ieri...cielo terso e sole pieno. Raggiungiamo quindi Castello di buon passo dove incontriamo ancora Giovanni che ci aiuta a scavare col mezzo meccanico una trincea adiacente ad una delle case ancora presenti per verificare l'esistenza di stratigrafia archeologica. A prima vista non sembrano esserci tracce rilevanti, decidiamo quindi di dedicarci al saggio aperto ieri. Qui mettiamo bene in luce una porzione di muro che avevamo già individuato e che dovrebbe appartenere ad una struttura visibile nei catasti storici ma oggi non più esistente. Troviamo anche i primi piccoli reperti di quest'area: a dei frammenti ceramici rinvenuti ieri si aggiungono un chiodo e una punta metallica di imprecisata funzione. Per tutta la giornata siamo aiutati dall'immancabile Silvio, con cui scendiamo a valle nel tardo pomeriggio.
Grazie degli aggiornamenti! Molto interessanti!
RispondiEliminaBravi!
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